Carteggio in limerick tra Federico e Franz

Questa pagina raccoglie i limerick (alcuni in verità non proprio canonici) che Franz e Federico si sono scambiati dal mese di dicembre 2007 in poi. La prima parte comprende i versi di Federico, ordinati per numeri arabi; la seconda quelli di Franz, ordinati per lettera. In realtà a cominciare il gioco è stato Franz, per cui si dovrebbe incominciare con il primo ("C'era un signore di Vicenza..."), ma poiché la pagina è ospitata nel sito di Federico, è stata data la precedenza ai versi di quest'ultimo (se Franz vuole, i limerick se li pubblichi nel suo, di sito!). Una terza parte raccoglie provvisoriamente, questa volta nel corretto ordine temporale, i limerick di impegno civile scambiati tra i due negli ultimi giorni di gennaio.
Una quarta parte, infine conterrà, work in progress, i versi e i giochini in rima che i due maldestri poeti continueranno a scambiarsi via SMS nei mesi prossimi.
Per rendere più chiare le allusioni ecco alcune informazioni: tra dicembre e gennaio c'è stato un viaggio in Sicilia di F. e L., un viaggio a New York di F. e R., in compagnia di Tiziano; Franz è un utente Mac, Federico no; Ovidio non è troppo di sinistra; due amici si sono sposati; Franz è dovuto correre dal dentista; tutto il resto si deduce.
1.
C'era un vanesio utente Mac
che vestiva soltanto col frac
"Sono strafico, sono gagliardo:
nel mio computer ruggisce un leopardo!"
- diceva borioso e pieno di cacc.
2.
C'era un professore padovano
con un palo infilato nell'ano.
"Mi spezzo ma non mi piego ",
diceva, ma era solo un ripiego
per fingere d'averlo ancor sano!

3.
C'era un prof di informatica,
laureato in matematica,
che nelle Cicladi felici
dimenticava affetti e amici:
che brutta indole lunatica!
4. (variante autobiografica a 2)
C'era un tale nato a Malo
che in cul avea ficcato un palo.
Trovar puoi in questo evento
la cagion del suo lamento:
"Libera nos a malo!"

Intermezzo fuori schema:
vedi anche la risposta di Franz

Un dilemma mi opprime
in questa tenzone:
rispondo alle rime
o preparo il cappone?
5. (alternativa a F)
Nel grigiore del mattino
s'alza vispo il bel Bambino.
Guarda fuori con cipiglio:
sarà lui il Divin Figlio?
No, perbacco! È Greselino!

6.
Il grande mistero alfin si chiarì:
il mese è gennaio, dodici il dì;
chiusa è la caccia, finita la pesca,
il vecchio Tono si sposa Francesca
e andranno a nozze in quel di Paris.
7.
Lia lavora giù a Milazzo
mentre Franz non fa un bel cazzo:
mangia, beve e si riposa,
scrive versi in grande iosa.
È Francesco o Michelazzo?

8.
C'era un signore che intorno a Natale
coi suoi limerìck rompeva le bale:
non c'era verso che il Nostro potesse
far rimar giusto nei suoi esse emme esse.
Sai mica tu dirmi il nom di quel tale?
9.
Siamo giunti in Pennsylvania
divorati dalla smania
di vedere nuovi siti,
ma ove cacchio siam finiti?
Qui fa un freddo che dilania!

10.
Contro il grande freddo secco
ci scaldò per bene il becco
il panino Philly Steak,
che sarebbe invero chic
anche ai Nomboli da Checco.
11.
Forse è il freddo, ma a New York
sto mangiando come un porc:
sarà il regno del fast food,
ma lo fanno proprio good
e mi sento un grasso orc!

12.
Un gran filosofo di Francoforte
era fautor di un'etica forte:
"Chi chiava, chiava,
e chi non chiava si meni la fava!",
sostenne sempre fino alla morte.
13. (vanesia alternativa per N)
Ancora una volta Federico
si dimostra assai strafico,
con grandi versi e perfette rime:
che faremmo, senza il Sublime,
bello sotto e sopra l'ombelico?

Intermezzo

Da Tiziano, in seguito allo smarrimento di un suo regalo
Ho donato un bel cuscino
da viaggio al mio vicino,
ma lui forse l'ha scordato,
o magari l'ha gettato,
perché in fondo è ancor bambino!


A.
C'era un signore di Vicenza
che usava pescare senza lenza.
Andò al mercato sol con le ascarpe
ma ci trovò delle "brutte carpe",
disse al mercante con violenza.
B.
C'era un professore di cinese
che ghe piaseva una portoghese.
Tanto faceva
poco sortiva
che preferì una studiosa francese.

C. (risposta a 1)
C'era un professore del porco zio
che sbraitava "Sol io, sol io!"
Si agitava,
a tutto anelava
ma sul Carso ferito lo vidi io.
D. (altra risposta a 1)
Il mio amico di Vicenza
amava Bill Gates con potenza:
"Windows per me non ha eguali,
non il tuo sistema senza l'ali!"
La storia finì come sapete: ci vuole pazienza!

E. (risposta a 4)
Un docente di Torino
parlava d'ani in tono peregrino.
Amava culetti
deretani diletti,
non le tette strumento divino.
In risposta ai quattro versi di Intermezzo
La testa lo sai
solleva il magone
ma la pancia - ti dico -
ha sempre ragione!

F.
Con il cielo copertino
s'alza tosto il bel bambino.
Guarda fuori con cipiglio,
parla forte ma è un bisbiglio.
E - sorpresa! - s'è mutato nel docente di mandarino!
G.
Un bel limerick natalizio
rende più di un vitalizio:
se la rima imbrocchi bene
fai felice chi del pene
mantiene l'esecizio.

H.
Dopo il pranzo di Natale
mancan nuove dal crinale:
su in montagna sta nascosto
Greselino, mal disposto.
Tornerà per Carnevale?
I.
C'era una volta un paese
che con la neve aveva fatto chiese.
Federico in vacanza andò
e a tutte le chiese parlò,
ma non si sa cosa chiese.

J. (risposta a 8)
Il nome suo tu non lo sai?
Lo vuoi saper per menar guai?
Ma se non ti basta l'amico
perché vuoi fare il fico?
O Federico, in America stai!
K.
Col nuovo cellulare
lancio il mio canto stellare:
sarà il nuovo anno
senza alcun affanno?
O caro Federico, lasciati andare!

Intermezzo: da Ovidio
Sarkò la Bruni si tromba!
Fa l'effetto di una bomba;
Sarkò la Bruni si chiava!
Nessuno se l'aspettava!
Prodi è quasi nella tomba...
L. (risposta a Ovidio)
Il professor newyorchese
ogni cosa ha pur palese:
Belusconi invidia Sarkò
ma il suo uccello non ci può
perché Carla non è francese.

M.
Così Greselino restò negli USA
cuccato per la valigia chiusa.
La bella Rosanna
con lui andò a nanna
e rimase forse delusa?
N.
Se ora Federico
si pavoneggia come un fico
con molti versi e poche rime
che faremo, senza il Sublime
che parte lasciandoci anche l’ombelico?

O. (limerick errato: manca la rima finale!)
Passeggiando per Venezia
non mangiai come in Elvezia
ma mettendomi di fianco
assaggiai da un bel banco
di spuncioni, gamberetti e qualche schia.
P.
Sei arrivato e non mi dici niente?
Sei forse rimasto solo tra la gente?
Ma se un bicchier berrai
alla pace dei sensi approderai
e non sarai più nullatenente.

Limerick d'impegno civile

I. (Federico)
A ben veder, in fondo in fondo,
se è democratico - non lo nascondo -
il gran principio a tutti ben noto
che a ogni testa si conta un voto,
di teste di cazzo è pur pieno il mondo...
II.(Franz - però corretto da Federico)
Senza un dente
non capisco più niente...
Farem sesso
lo stesso,
or che il Nano ritorna (fetente!)?

III. (Federico - risposta al precedente)
Cambia il governo e cambia anche il metro,
del sesso il futuro ci appare ben tetro
ed il dilemma che sempre c'intriga
non sarà più questione di figa:
altri godranno del nostro didietro!
IV. (Franz)
A volte i pensieri non hanno senso,
anche se proprio io li penso,
ma se sapessi che Berlusconi
si toglie dai coglioni
m'illuminerei d'immenso.

Limerick vari di febbraio

a. Franz
Fratelli?
Coltelli!
Sarà?
Chissà...
Pischelli!!!
b. Federico (in risposta ad a.)
Ermetico?
Sintetico?
Hoibò,
non so...
Emetico!

c. Franz (svolgimento di a.)
Mi si dice dei Fratelli
che tra loro siano come coltelli!
Ho sempre pensato: sarà?
Mi confermano che non è Chissà.
Di sicuro sono dei Pischelli!!!
d. Federico (svolgimento di b. in risposta a c.)
[Risposta brutale a ribadire il concetto]
Certo si deve apprezzare
lo sforzo immane per allungare
un limerick ben sintetico.
Ma resta - lo sai - sempre emetico,
il che vuol dir: fa cagare!

e. A questo punto Franz propone un limerick aperto, in cui sia il lettore a proporre delle rime coerenti. La traccia è questa:
Tutto alla fine si sistema? (rima A?)
Il gran professor si rizza sul trespolo
e alzando le ali (rima B?)
urla : "Andate a cagare!" (altra possibile rima B?)
E intanto se la fa sotto.
f. Non capendo la proposta, Federico chiede lumi, soprattutto riguardo alle rime sparite, e Franz risponde così:
Le rime? Ci sono, ma celate
in parole non riportate.
Criticare lo sai
produce a volte guai.
Attento alle fregate!

g. Mortificato, Federico si cimenta nella prova, per dimostrare appunto che non se la fa sotto
Risponderti vorrei, ma ho sempre tema
d'apparire odioso come il buon D'Alema.
Non volevo mandarti a cagare,
ma solo dirti che si può meglio fare
(buona è l'idea del nuovo schema!).
h. Interviene - a questo punto i contributi di altri
vengono inseriti nella serie - la saggia e troppo
gentile Lia:

Se non è zuppa, è pan bagnato.
Professore tu sei nato:
d'insegnar non smetti mai,
altrimenti sono guai.
Ma perciò sei tanto amato.

i. Riceviamo quindi il contributo garbato e prezioso di Nicoletta
Due zuzzurelloni mi sembrate
sulla cetra scarse rime temprate,
che epistolario è questo mai?
A sentirlo si levan alti lai,
ma sempre giocosi voi continuate.