![]() UNA STORIA ESEMPLARE
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1. Qui comincia la sventura del sensei Bonaventura che, tornato dal Giappone giusto al pel per la sessione si ritrova a far gli esami ad un branco di salami. Troppi son a Giapponese gli studenti e, alle prese |
2. con sì toste discipline, tolte due o tre decine, chi si nutre sol di manga alla fine non la sfanga! A studiare gli ideogrammi sono pianti, sono drammi, hiragana e katakana sono bucce di banana. |
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3. Sul pian, poi, della cultura, c'è davver d'aver paura: si confondono, agli esami, Murasaki e Murakami! Tra i docenti nipponisti, che si fanno ognor più tristi, resta sol Bonaventura – ottimista per natura – |
4. a riporre in quei somari una fede senza pari: «Pronta ho la soluzione! È un difetto di passione, della mente una pigrizia, che allo studio dà mestizia! Di cultura grande esempio, che dei manga farà scempio, [...] |
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5. è il teatro giapponese, da propor sei volte al mese. Per l'high culture la passione allo studio fia da sprone e i progressi si vedranno già alla fine di quest’anno!» Ecco allor che viene il bello: come pecore al macello |
6. gli studenti son condotti, nei teatri e nei ridotti, a subire come ciuchi la gran soma del kabuki, ch'è poi nulla, inver, ohibò, nel confronto con il noh. Se Ruperti ancor gioisce, triste è invece chi subisce [...] |
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7. questo eccesso di cultura, questa orribile tortura: «Meglio i kanji e gli hiragana dell’attrice scespiriana! Per fuggir da Santa Marta disertiam gli eroi di carta! Rimettendoci a studiare riusciremo ad evitare, |
8. con la scusa dell'impegno, di pagar sì tanto pegno!» «Del kabuki siamo grati e del noh innamorati, ma l'impegno a lor rivolto, allo studio vien poi tolto!» Così dicon gli studenti e convincono i docenti [...] |
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9. a cessar l'esperimento che uno sol vedea contento. Gli studenti, tramutati da somari in gran scienziati, si rivelano d'incanto di Ca' Foscari il gran vanto, diventando in qualche mese anche i primi del Paese! |
10. «Di tal gloria i buoni frutti ricadranno su noi tutti – fa il Magnifico Rettore – A Ruperti va l'onore di un successo sì eclatante e propongo che all'istante per i merti maturati cento punti gli sian dati!» |